lunedì 9 maggio 2016
Amore
mercoledì 9 marzo 2016
Essere abbandonati
Nell'abbandono si rimane da soli, le persone che ti hanno accompagnato fino ad allora non possono più continuare la strada con te, si rimane da soli con il proprio Io più grande ed è lì che si oltrepassano i confini del mondo, si scoprono nuove cose.
Ogni persona che cerca il sapere prima o poi verrà abbandonata, arriverà ad un punto che vedrà l'ora di abbandonare anche se stessa, ciò che sa di sé, per incontrare sempre il nuovo, l'invisibile.
Sfondare sempre le pareti di Malkut per non lasciarsi imprigionare.
martedì 1 marzo 2016
sabato 27 febbraio 2016
lunedì 22 febbraio 2016
Chissà chi hai amato o ami
Conosciamo la sua persona, ma la persona è soltanto un insieme di significati che il mondo ci ha imposto, è soltanto un vestito che ci ha messo addosso.
Ma a noi quando siamo innamorati ce ne freghiamo della persona e allora di chi o di che cosa ci innamoriamo? Dell'io di quell'essere?
Dell'armonia dei suoi lineamenti? Dell'armonia della sua energia?
Percepiamo poi la realtà a modo nostro, la interpretiamo dopo averla filtrata con i nostri sensi e ricordiamo solo poche cose, la nostra attenzione non è mai focalizzata sul tutto.
Chi è allora chi amiamo? Una creazione della nostra mente?
È qualcosa dentro di noi stessi? È una parte di noi?
domenica 21 febbraio 2016
sabato 20 febbraio 2016
Un fiore dentro me sarà sempre dedicato a te.
Traspiri la tua anima da ogni parte del tuo corpo. Luce che dissolve il buio.
Le mie dita come foglie verdi che non vogliono morire se ne stanno attaccate alla tua pelle e vengono dondollate dalla brezza del tuo infinito amore.
Primavera sei nei miei occhi in ogni giorno dell'anno.
Bellezza e stupore in ogni ogni momento che i miei occhi si posano sul pensiero di te.
Bendami tutti i sensi che ho, ma non sarà sufficiente, non sarà mai sufficiente a farmi smettere di adorarti come la terra fa con il cielo.
Un fiore dentro me sarà sempre dedicato a te.
giovedì 18 febbraio 2016
Ti Sposerò
Ti sposerò davanti al mare senza pronunciare il tuo e il mio nome con testimoni le onde e i sonori gabbiani e il velo del cielo indaco.
Ti sposerò come Maddalena ha sposato Gesù, ti sposerò senza prometterti nulla di definito.
Ti sposerò perché la mia anima è fatta in modo da incastrarsi con la tua.
Ti sposerò senza mai essere un Noi.
Io e tu, tu ed io.
Liberi e mai incatenati da nessuna parola.
Sposati e liberi per sempre e da per sempre in un abbraccio infinito.
mercoledì 17 febbraio 2016
La vera storia di Aladino
In una lontana città dell'Arabia vivevano Aladino e sua madre, vedova e inferma. Il giovane Aladino era obbligato ad ogni genere di mestiere per aiutarla a sopravvivere. Un giorno, uscendo di casa, il giovane venne interrogato da un uomo anziano che gli disse:- Sei tu il figlio di Chin Fu, il sarto?- Si - confermò Aladino.- Ah! Per fortuna ti ho trovato! Sono il fratello di tuo padre. Prendi questa borsa d'oro e portala a tua madre. Abbiamo avuto dei buoni guadagni negli affari. Questa sera verrò a cena da voi e vi spiegherò tutto. L'allegria della vedova fu maggiore nel ricevere il denaro che nel sapere dell'esistenza del cognato, cosa che ignorava. Così, quella sera...- Tu e tuo figlio dovete considerarmi come uno della famiglia. Così disse l'uomo anziano e, grazie al suo denaro, si conquistò la fiducia della vedova. Qualche giorno dopo, lo zio domandò ad Aladino che lo accompagnasse appena fuori città.- Voglio mostrarti qualche cosa che nessuno ha mai visto - disse lo zio - raccogli qualche ramo per accendere il fuoco. Aladino fece come gli era stato chiesto. Quando il fuoco si spense lo zio tracciò una riga nelle ceneri e come per magia una botola apparve.- Qui sotto c'è un tesoro immenso che ci permetterà di essere i più potenti del mondo. Devi solo obbedirmi ciecamente. Ora pronuncia il tuo nome, quello di tuo padre e di tuo nonno e vedrai...- Sono Aladino, figlio di Chin Fu e nipote di Alì. La botola si aprì facilmente rivelando una scala lunghissima che si perdeva nell'oscurità.- Fai attenzione, Aladino. Scenderai dodici scalini, arriverai ad una sala dalla quale si dipartono tre stanze. Nella prima ci sono monete d'oro, non le toccare. Nella seconda vedrai alberi carichi di frutti, che dovrai lasciare dove sono. Ti dirigerai nella terza stanza dove troverai una lampada di rame. Raccoglila e al tuo ritorno potrai prendere ciò che vorrai. Aladino scese nel sotterraneo e obbedì fedelmente. Compiuta la missione si avvicinai tesori immensi contenuti in quelle stanze e pensò di portare un regalo a sua madre. Raccolse un po' di pietre preziose e monete d'oro poi raggiunse la botola.- Aiutami ad uscire, zio - pregò il ragazzo. - Non riesco con tutto questo peso...- Prima dammi la lampada! Ti sentirai più leggero!- Fammi uscire...- O mi passi la lampada o ti lascio chiuso qui dentro. Aladino arretrò costernato. Il tono minaccioso dell'uomo non lasciava presagire nulla di buono. In realtà, quello che si spacciava per il fratello di Chin Fu, altri non era che un mago africano che aveva decifrato una pergamena con il segreto della caverna nella quale erano custoditi tutti quei tesori e una lampada magica. Poiché il giovane non voleva consegnare la lampada, il falso zio, incollerito, lo buttò giù per la scala e chiuse fragorosamente la botola. Così il povero ragazzo rimase prigioniero per tre giorni e tre notti, senza bere, mangiare e tantomeno uscire. Quando era la colmo della disperazione, rassegnato ormai a morire, strofinò casualmente la lampada. Improvvisamente il sotterraneo si illuminò di una luce vivissima. Di fronte allo stupefatto Aladino, apparve un enorme genio che disse:- Sono il genio della lampada, cosa ordini padrone? Appena ripresosi dallo stupore il giovane parlò:- Voglio uscire di qui e voglio mangiare e bere fino a scoppiare. Non aveva concluso la frase che si trovò seduto in un campo all'aperto, contornato da vivande degne dell'imperatore. Dopo aver mangiato e placato la sete, Aladino si apprestò a rincasare.
Lungo il cammino decise di non raccontare nulla a sua madre per non inquietarla. Durante qualche mese vissero nell'agiatezza poi, finiti i denari, si ritrovarono ancora in miseria. Aladino si risolse allora a utilizzare di nuovo la lampada magica. Il genio apparve e disse:- Cosa comandi, padrone?- Vogliamo da mangiare. E subito fu apparecchiata una ricca tavola. Il giovane spiegò tutto alla madre, meravigliatissima e lei lo consigliò:- Non so cosa significhi tutto ciò ma deduco che si tratta di uno spirito infernale. Sarebbe meglio gettare via la lampada.- No, madre. Ci farà ricchi e potenti. Il giorno seguente Aladino confidò a sua madre un grande desiderio.- Vorrei sposarmi con la Principessa Amina. Ti chiedo di andare a palazzo dal Sultano e chiedere la mano di sua figlia per me.- Sei pazzo? Il Sultano mi farà decapitare!- Non accadrà. Porteremo pietre preziose in quantità. Le prenderò dalla caverna che ti dissi. E così fecero. Il Sultano apprezzo molto i doni e si consigliò con il Gran Visir.- Cosa debbo fare? Le pietre sono bellissime ma non sono convinto di lasciare in sposa la mia unica figlia ad uno sconosciuto...- Prendi tempo, o mio Sultano. Devi dire che accetti la possibilità del matrimonio ma che vuoi sei mesi di tempo per decidere definitivamente. Il Sultano così disse alla madre di Aladino che riferì tutto al suo figliolo. Poche settimane dopo una notizia si sparse in città: il figlio del Gran Visir voleva sposare la Principessa Amina. Subito Aladino sfregò la lampada e ordinò al genio:- Vai da questo pretendente e portalo così lontano da qui che non possa tornare prima di parecchi giorni. Poi fammi incontrare con Amina. Il genio obbedì e quando la Principessa si trovò di fronte il ragazzo, costui le disse:- Tuo padre non ha mantenuto la parola data, i nostri accordi erano ben diversi. Per questo sono qui. Bisogna dire, a onor del vero, che la Principessa si innamorò subito di Aladino e non voleva saperne di sposare il figlio del Gran Visir. Il giorno seguente, con l'aiuto del genio, ottennero due magnifici cavalli e uno stuolo di servitori e gettando monete d'oro per le strade, si diressero tutti a palazzo. Il popolo acclamava quel generoso benefattore e il Sultano, scoperto che il Gran Visir complottava per far unire in matrimonio suo figlio alla Principessa, decise senz'altro di concedere ad Aladino la mano di sua figlia. Le nozze furono celebrate subito e con grande sfarzo. I due sposi, felici, partirono per un lungo viaggio di nozze. Durante la loro assenza il falso zio di Aladino cercò di rubare la lampada ma le guardie del palazzo, che la custodivano gelosamente, lo scoprirono e il malvagio mago fu decapitato sulla pubblica piazza. Aladino rimase l'unico a conoscenza del meraviglioso segreto della lampada e la utilizzò solo per dare prosperità e felicità ai suoi sudditi, oppure per difendere il suo regno da tentativi di invasione. Così il timore della madre, che pensava al genio della lampada come ad un essere infernale, risultò infondato. Con il passare degli anni la storia divenne legenda e nessuno seppe più nulla della lampada magica. Molti continuarono a cercarla... Dicono che Aladino la gettò in fondo al mare... Chi lo potrà sapere?
martedì 16 febbraio 2016
lunedì 15 febbraio 2016
sabato 13 febbraio 2016
L'uomo dell'arcobaleno
Quel giorno un raggio di sole però squartò le nubi nere e un arcobaleno spuntò dal nulla. Un uomo lentamente scivolò giù dell'arcobaleno e ogni cosa dentro di me mutò.
La sua voce mi cullava il cuore e piano piano lo modellava a forma del suo viso.
Mi indicava mari, boschi e cieli sereni e cieli notturni. Mi raccontava di diavoli e di eterei angeli. Mi svelava nomi di uomini da cui imparare. Mi insegnava come si fa l'amore.
Tutto sembrò durare un attimo.
Si fece silenzio quando le nubi iniziarono a nascondere quel raggio di sole.
L'arcobaleno iniziò a sbiadire e quell'uomo risalì su di esso e mi indicò una scala e poi sparì.
L'acqua della pioggia mi bagnò il viso, le lacrime e i vestiti.
Nel cuore un amore immenso pulsava come mai aveva fatto.
Amavo l'uomo dell'arcobaleno e niente e nessuno me lo avrebbe fatto dimenticare e mi avrebbe impedito di cercare un modo per salire sull'arcobaleno e di vivere con lui per sempre mano nella mano.
giovedì 4 febbraio 2016
Se ti vuoi bene...
Avrei voluto che durassero un giorno intero quando li ho visti e anche di più.
domenica 31 gennaio 2016
Oggi giorno di nebbia
Giornataccia, dicono al bar.
Io guardo fuori dal finestrino di questa 206 grigia e vedo un cielo bianchissimo, un foglio di carta bianco tutto per me.
Oggi m'invento un mondo nuovo, oggi disegno quel cazzo che mi pare.
Il sole è il ritratto del tuo viso, i prati sono mari blu cobalto e i fuori i suoi pesci, io mi distendo con le braccia dietro alla testa e mio godo il mondo.
Gli uccellini più belli volano nel cielo e danno bacini al sole e il sole sorride e io sorrido.
Giornataccia, dicono al bar.
Oggi è la giornata migliore della mia vita, dico io.
venerdì 29 gennaio 2016
giovedì 28 gennaio 2016
L'universo è un immenso puzzle
E tu sei un pezzo del puzzle, se tu non esistessi l'universo sarebbe un puzzle senza un pezzo.
Così tutto è eterno, tu sei eterno.
Il corpo è energia della terra, l'energia del tuo corpo permette di far vivere il tuo spirito nel corpo, lo spirito è un'energia che si evolve attraverso esperienze. Più esperienze farà nel corpo più si staccherà da esso e riuscirà a vivere senza l'energia terrena.
(da riflessioni mie)
mercoledì 27 gennaio 2016
lunedì 25 gennaio 2016
A chi credere?
domenica 24 gennaio 2016
sabato 23 gennaio 2016
venerdì 22 gennaio 2016
Scemo chi non ride!
Quando si ride si mette in circolo nel corpo un'energia positiva potente che permette anche la guarigione e l'apprendimento.
Ci si sente a volte degli scemi a ridere, ma in realtà scemo è chi non ride.
giovedì 21 gennaio 2016
mercoledì 20 gennaio 2016
Airone bianco
Stringo il pugno mentre tra i campi vedo un airone bianco con quelle ali d'angelo spiccare il volo e volare verso l'orizzonte.
Il suo verso mi fa sorridere: mi ricorda te quando dormivi come un angelo in quelle notti di fine estate.
Una malinconia mi prende:
chiudo gli occhi,
stringo il pugno
e vedo lui volare
e vedo te sognare
e finalmente sorrido.
Come guarire dalla miopia
Un po' scettica lo sono, ma se l'autore ci è riuscito e anche altre persone che su YouTube hanno fatto video portando la loro esperienza, perché non provarci anch'io?
Leggendo il libro mi sto rendendo conto che gli occhiali con le lenti negative sono sì la via più facile per vedere bene, ma mi impediscono di guarire, anzi mi congelano il problema e con il tempo lo peggiorano.
Molti movimenti degli occhi che persone emmetrope riescono a fare io non riesco a farli.
Ci sono pochi esercizi da fare, esercizi che possono fare chiunque per allenare i muscoli degli occhi e riportarli ad una visione a 10 diottrie.
Ce n'è uno curioso che fa usare occhiali con lenti positive quindi il contrario delle lenti per miopi e attraverso un leggero anebbiamento della vista si deve riuscire a leggere una pagina di un libro. Ciò permette di allenare l'occhio e di aiutarlo a mettere a fuoco oggetti in lontananza e così di aiutarlo a guarire.
Perché gli oculisti non ne parlano?
La vendita degli occhiali in effetti diminuirebbe e anche le visite dagli oculisti, è la risposta che dà il libro.
Siamo nel 2016 e ancora portiamo occhiali per vedere bene come facevano 300 anni fa.
Inventano un iphone nuovo ogni anno, ma le cose utili per migliorare la salute delle persone perché non le inventano o meglio dire perché non le vendono?
Riprogramma il tuo cervello - PNL
C'è qualcosa che ti fa girare altamente i cosiddetti? Ti dà fastidio qualcosa? C'è un dolore che senti dentro? Hai paura di qualcosa?
Ebbene, strano a dirsi, ma esistono tecniche che permettono di controllare le proprie emozioni in modo tale da eliminare il più possibile le sensazioni negative e iniziare a star bene.
Ciò è possibile con la PNL, programmazione neuro linguistica, usata in ambito commerciale, ma utile anche per se stessi, per star bene, ma soprattutto per imparare dagli altri.
Crederci o non crederci. Prendila come un gioco e prova, è così che i bambini imparano a vivere ed è da loro che tutte queste tecniche sono state studiate e perfezionate.
Lascio qui tre video dove vengono insegnate alcune tecniche.
Per approfondire consiglio i libri di Richard Bandler (uno dei pionieri della Pnl).
https://www.youtube.com/embed/HnQ7RfjskJM
martedì 19 gennaio 2016
Amarsi
... Dirsi ti amo, dirsi ti voglio bene, dirsi ti accetto per come sei, dirsi ti perdono.
Svegliarsi al mattino e prima di scendere dal letto dirsi tutte queste cose. Dirsi, cioè non a qualcuno ma a sé stessi.
La prima volta che ho letto di questo consiglio la mia reazione è stata "Ma vaffanculo".
Poi mi sono accorta che quasi ogni giorno mi dicevo che non valevo niente, che ero una cessa, mi accusavo di tutto e di più, non approvavo niente di quello che facevo, allora perché trovare stupido dirsi ogni giorno il contrario? Perché le cose negative sì e quelle positive no? Perché non provarci?
All'inizio non ci si crede, ci si manda a fanculo da soli, poi però con il passare dei giorni si sente nelle parole quel bisogno che avevamo di sentircelo dire da un'altra persona e allora si continua, si continua a ripetere quelle parole e si vede che qualcosa cambia: si inizia a sorridere un po' di più, si fanno scivolare addosso cose che prima pesavano, si inizia a guardare il mondo con occhi diversi, ma soprattutto si inizia a conoscere se stessi.
Siamo la prima persona a cui dobbiamo dire ti amo eppure nessuno mai ce l'ha insegnato.
lunedì 18 gennaio 2016
Niente succede per caso
Ogni persona che entra nella propria vita porta un insegnamento. Ogni cosa che succede è un insegnamento.
Le coincidenze non esistono, niente succede per caso.
Esprimere un desiderio per salvarsi
Confondere aerei nel cielo per comete.
Trasformare tutto in ciò che si vede o semplicemente confondere i nomi.
Lasciare andare tutto:
chiamare amore in passato
e volgere il proprio sguardo nel cielo per cercare un aereo,
esprimere un desiderio per salvarsi.
Il miglior dottore siamo noi
È difficile da crederci ma è proprio così. Le malattie, i dolori che il nostro corpo ha non sono altro che messaggi che ci invia per dirci che qualcosa non va.
Possiamo tutti guarire miracolosamente da una malattia.
venerdì 15 gennaio 2016
Stasera è tutto senza tempo e senza spazio.
Sono un caleidoscopio nei vostri occhi.
Un rosone di una chiesa che prega senza comprendere parole.
Oh, ma che importa? Stasera tutto è senza tempo e spazio e l'estetica si scioglie in un mare di colori.
Ascoltami, ascoltami soltanto.
Non saranno i miei passi, non sarà la mia voce, sarà forse un'immagine, un ricordo, un brivido che sentirai.
Sono una guerriera che non vuole riporre il cuore, ricucirlo per dargli una nuova forma per un nuovo inquilino.
Quasi quasi me lo strappo via, ma lo so che ricrescerà.
Stasera è tutto senza tempo e senza spazio. Mi potrai su una mano, sopra un fiore, un tavolo, dentro un fazzoletto usa e getta, nel caffè serale, in una boccata di una sigaretta sentirmi parlarti.
La strada della mia evoluzione sarà pure lontana dalla tua e per il nostro bene ci impediranno in ogni modo a crescere insieme, ma una cosa non sanno: stasera spazio e tempo non esistono, stasera io stretta stretta a te mi stringerò per parlarti di un amore che cercherà ogni cosa anche quella impossibile pur di continuare ad amarti.
Se non credi in qualcosa...
... che vivi a fare? Pensaci!
È lì che abita la magia: nel credere e aver fede in qualcosa ed è solo allora che le cose accadranno, quelle uniche e speciali, quelle che solo tu potrai raccontare e chi come te ci ha creduto.
Se vuoi essere qualcuno che ha le palle che gli fumano (cit. Serendipity) , ebbene solo una cosa devi fare: credere nei tuoi sogni.
“Quali che siano le cose che voi desiderate, per le quali pregate, siate convinti di riceverle, ed esse saranno vostre”(Marco 11.24). Notate che non ci sono limitazioni; “Quali che siano le cose” è molto chiaro e implica che l’unica limitazione che ci viene imposta è nella nostra capacità di pensare, di essere equi e giusti nelle occasioni, di essere all’altezza delle emergenze, di ricordare che la Fede non è un’ombra, ma una sostanza, “la sostanza delle cose sperate, l’evidenza delle cose invisibili”. (tratto dal libro "La chiave suprema")
giovedì 14 gennaio 2016
mercoledì 13 gennaio 2016
E tu senti puzza di tenebre?
Quando non senti più puzza di tenebre significa che ci sei caduta dentro e ne sei immersa oppure ne sei uscita del tutto.
Come capire la differenza? Ebbene, se dentro al petto senti un masso che pesa e i tuoi muscoli sono tesi in ogni ora del giorno stanne certa che ci stai dentro a quel buio, se invece senti la leggerezza dentro di te come se fossi sempre innamorata e muscoli rilassati in ogni ora del giorno stanne certa che ne sei fuori del tutto.
Come lo so? Boh, so solo che una persona me l'ha fatta sentire quella leggerezza e ora voglio ritrovarla da sola, rivoglio sentirla dentro di me senza l'aiuto di nessuno.
Non so qual'è la strada giusta, forse qualche libro, qualche film, qualche video, una frase, uno sguardo di qualcuno, un gesto, una parola dentro me mi guiderà.
So solo che fin quando sento questa puzza di tenebra una speranza ce l'ho per uscirne.
So solo che quando non sentirò più questo peso nel petto e questi muscoli tesi saprò che ce l'ho fatta a trovare la serenità da sola e solo allora con il sorgere del sole di quel nuovo giorno vedrò ritornare quella persona che mi ha fatto sentire per la prima volta quello che per molto tempo ho cercato da sola e ho trovato, allora mi dirà che sono pronta per passare una vita insieme a lui.
martedì 12 gennaio 2016
T'amo amore mio
Ti accarezzo guardando le piccole onde del fiume.
Immergo il mio ti amo a te nelle dolci acque confidando nella loro gentilezza di portartelo.
Non ci sei più ma il cuore scoppia ancora d'amore solo pronunciando il tuo nome, solo immaginando di stringere tra le mani il tuo unico viso e di lasciarti quel magico bacio labbra su labbra.
Sorrido, il mio cuore sorride ancora, spazzando via più che può la tristezza della tua mancata presenza.
Cerco di evolvere, cerco di diventare quella meravigliosa donna che avrei voluto darti, quella donna che sognavi.
T'amo, non te l'ho mai detto, ma t'amo e se spazio e tempo non esistono ora lo puoi sentire mentre lo scrivo, mentre lo dico: t'amo amore mio.
Ti accarezzo guardando il leggero volo di un gabbiano.
Gli affido il mio ti amo a te confidando nella sua gentilezza di portartelo.
lunedì 11 gennaio 2016
La felicità è dentro di te
Da quando avevo 11 anni ho sempre pensato che la felicità fosse avere un ragazzo e amarlo fino alla fine. Con il tempo questa idea si è rinforzata sempre di più, eppure le esperienze che ho avuto marciavano su un'altra strada: i ragazzi che mi piacevano o non mi volevano o sparivano dopo un po' di tempo lasciandomi così completamente sola e quindi infelice.
L'amore che ti fanno vedere i film, la TV, i mass media è un mezzo per causare stress nelle persone.
Ci insegnano che la felicità è dentro una persona che bisogna cercare in tutti i modi e se non si troverà si vivrà nella tristezza per sempre. Niente di più sbagliato!
Le esperienze che si vivono sono lezioni di vita che ti insegnano dove sta la felicità e dove sta la tristezza.
Dentro di ognuno di noi c'è una coscenza che conosce la mappa della nostra felicità e l'unico modo per seguirla è starsene rilassati, in silenzio e in ascolto o chiedere, fargli domande, ella risponderà e indicherà la strada giusta.
Si può essere felici anche da soli, si è felici da soli.
Si condivide la propria vita con le persone, si condivide la propria felicità.
Non dobbiamo essere parassiti d'amore, persone tossiche per chi amiamo, ma dobbiamo unire la nostra felicità con la felicità delle altre persone e solo così si troverà amore.
martedì 5 gennaio 2016
Strumenti per crescere
-Legge d'attrazione
-Bleep ma cosa sappiamo veramente?!
-Daniele Penna
-Salvatore Brizzi
-Pnl
-Metamedicina
Essere felici
Come è successo che essere felici è diventato così difficile e come è successo che in testa abbiamo questa fottutissima idea?
Fortuna e sfortuna
Si crede ancora alla sfortuna e alla fortuna, ma non si crede che siamo volontà e solo con la ferma volontà si ottiene ciò che si vuole.
Allora la fortuna e la sfortuna non esistono, è una notizia fantastica, no?