lunedì 9 maggio 2016

Amore

Amore: mezzo di conoscenza del proprio io attraverso proiezioni su persone, azioni, eventi, pensieri, parole ecc...


mercoledì 9 marzo 2016

Essere abbandonati

"Elì Eli, lama sabactani?" - Gesù.
Nell'abbandono si rimane da soli, le persone che ti hanno accompagnato fino ad allora non possono più continuare la strada con te, si rimane da soli con il proprio Io più grande ed è lì che si oltrepassano i confini del mondo, si scoprono nuove cose.
Ogni persona che cerca il sapere prima o poi verrà abbandonata, arriverà ad un punto che vedrà l'ora di abbandonare anche se stessa, ciò che sa di sé, per incontrare sempre il nuovo, l'invisibile.
Sfondare sempre le pareti di Malkut per non lasciarsi imprigionare.



sabato 27 febbraio 2016

lunedì 22 febbraio 2016

Chissà chi hai amato o ami

Se la realtà è una percezione unica dei nostri sensi allora chissà chi è veramente la persona che amiamo. 
Conosciamo la sua persona, ma la persona è soltanto un insieme di significati che il mondo ci ha imposto, è soltanto un vestito che ci ha messo addosso. 
Ma a noi quando siamo innamorati ce ne freghiamo della persona e allora di chi o di che cosa ci innamoriamo? Dell'io di quell'essere? 
Dell'armonia dei suoi lineamenti? Dell'armonia della sua energia? 
Percepiamo poi la realtà a modo nostro, la interpretiamo dopo averla filtrata con i nostri sensi e ricordiamo solo poche cose, la nostra attenzione non è mai focalizzata sul tutto. 
Chi è allora chi amiamo? Una creazione della nostra mente? 
È qualcosa dentro di noi stessi? È una parte di noi? 

sabato 20 febbraio 2016

Un fiore dentro me sarà sempre dedicato a te.

L'armonia degli alberi spogli come il tuo petto nudo.
Traspiri la tua anima da ogni parte del tuo corpo. Luce che dissolve il buio. 
Le mie dita come foglie verdi che non vogliono morire se ne stanno attaccate alla tua pelle e vengono dondollate dalla brezza del tuo infinito amore. 
Primavera sei nei miei occhi in ogni giorno dell'anno. 
Bellezza e stupore in ogni ogni momento che i miei occhi si posano sul pensiero di te. 
Bendami tutti i sensi che ho, ma non sarà sufficiente, non sarà mai sufficiente a farmi smettere di adorarti come la terra fa con il cielo. 
Un fiore dentro me sarà sempre dedicato a te. 

giovedì 18 febbraio 2016

Ti Sposerò

Ti sposerò senza mai sposarti in una bugiarda chiesa o in un inesistente comune. 
Ti sposerò davanti al mare senza pronunciare il tuo e il mio nome con testimoni le onde e i sonori gabbiani e il velo del cielo indaco. 
Ti sposerò come Maddalena ha sposato Gesù, ti sposerò senza prometterti nulla di definito. 
Ti sposerò perché la mia anima è fatta in modo da incastrarsi con la tua. 
Ti sposerò senza mai essere un Noi. 
Io e tu, tu ed io.
Liberi e mai incatenati da nessuna parola. 
Sposati e liberi per sempre e da per sempre in un abbraccio infinito. 

mercoledì 17 febbraio 2016

La vera storia di Aladino

ALADINO  E  LA LAMPADA MAGICA

In  una  lontana  città  dell'Arabia  vivevano  Aladino  e  sua  madre,  vedova  e  inferma.  Il giovane  Aladino  era  obbligato  ad  ogni  genere  di  mestiere  per  aiutarla  a  sopravvivere.  Un giorno,  uscendo  di  casa,  il  giovane  venne  interrogato  da  un  uomo  anziano  che  gli disse:- Sei  tu il figlio  di  Chin  Fu, il  sarto?- Si  -  confermò  Aladino.-  Ah!  Per  fortuna  ti  ho  trovato!  Sono  il  fratello  di  tuo  padre.  Prendi  questa  borsa  d'oro  e portala  a  tua  madre.  Abbiamo  avuto  dei  buoni  guadagni  negli  affari.  Questa  sera  verrò  a cena  da  voi  e  vi  spiegherò  tutto. L'allegria  della  vedova  fu  maggiore  nel  ricevere  il  denaro  che  nel  sapere  dell'esistenza  del cognato,  cosa  che  ignorava.  Così, quella  sera...- Tu  e  tuo  figlio  dovete  considerarmi  come  uno  della  famiglia. Così  disse  l'uomo  anziano  e,  grazie  al  suo  denaro,  si  conquistò  la  fiducia  della  vedova. Qualche  giorno  dopo,  lo  zio  domandò  ad  Aladino  che  lo  accompagnasse  appena  fuori città.-  Voglio  mostrarti  qualche  cosa  che  nessuno  ha  mai  visto  -  disse  lo  zio  -  raccogli  qualche ramo  per accendere  il  fuoco. Aladino  fece  come  gli  era  stato  chiesto.  Quando  il  fuoco  si  spense  lo  zio  tracciò  una  riga nelle  ceneri  e  come  per  magia  una  botola  apparve.-  Qui  sotto  c'è  un  tesoro  immenso  che  ci  permetterà  di  essere  i  più  potenti  del  mondo. Devi  solo  obbedirmi  ciecamente.  Ora  pronuncia  il  tuo  nome,  quello  di  tuo  padre  e  di  tuo nonno  e  vedrai...- Sono  Aladino,  figlio  di  Chin  Fu  e nipote  di  Alì. La  botola  si  aprì  facilmente  rivelando  una  scala  lunghissima  che  si perdeva  nell'oscurità.-  Fai  attenzione,  Aladino.  Scenderai  dodici  scalini,  arriverai  ad  una  sala  dalla  quale  si dipartono  tre  stanze.  Nella  prima  ci  sono  monete  d'oro,  non  le  toccare.  Nella  seconda vedrai  alberi  carichi  di  frutti,  che  dovrai  lasciare  dove  sono.  Ti  dirigerai  nella  terza  stanza dove  troverai  una  lampada  di  rame.  Raccoglila  e  al  tuo  ritorno  potrai  prendere  ciò  che vorrai. Aladino  scese  nel  sotterraneo  e  obbedì  fedelmente.  Compiuta  la  missione  si  avvicinai tesori  immensi  contenuti  in  quelle  stanze  e  pensò  di  portare  un  regalo  a  sua  madre. Raccolse  un  po'  di  pietre  preziose  e  monete  d'oro  poi  raggiunse  la  botola.- Aiutami  ad  uscire,  zio  - pregò  il  ragazzo.  - Non  riesco  con  tutto  questo  peso...- Prima  dammi  la  lampada!  Ti  sentirai  più  leggero!- Fammi  uscire...- O  mi  passi  la  lampada  o  ti lascio  chiuso  qui dentro. Aladino  arretrò  costernato.  Il  tono  minaccioso  dell'uomo  non  lasciava  presagire  nulla  di buono.  In  realtà,  quello  che  si  spacciava  per  il  fratello  di  Chin  Fu,  altri  non  era  che  un mago  africano  che  aveva  decifrato  una  pergamena  con  il  segreto  della  caverna  nella quale  erano  custoditi  tutti  quei  tesori  e  una  lampada  magica.  Poiché  il  giovane  non  voleva consegnare  la lampada,  il  falso  zio, incollerito,  lo  buttò  giù  per  la scala  e  chiuse fragorosamente  la botola. Così  il  povero  ragazzo  rimase  prigioniero  per  tre  giorni  e  tre  notti,  senza  bere,  mangiare  e tantomeno  uscire.  Quando  era  la  colmo  della  disperazione,  rassegnato  ormai  a  morire, strofinò  casualmente  la  lampada.  Improvvisamente  il  sotterraneo  si  illuminò  di  una  luce vivissima.  Di  fronte  allo  stupefatto  Aladino,  apparve  un  enorme  genio  che  disse:- Sono  il genio  della  lampada,  cosa  ordini  padrone? Appena  ripresosi  dallo  stupore  il giovane  parlò:- Voglio  uscire  di qui  e voglio  mangiare  e  bere  fino  a  scoppiare. Non  aveva  concluso  la  frase  che  si  trovò  seduto  in  un  campo  all'aperto,  contornato  da vivande  degne  dell'imperatore.  Dopo  aver  mangiato  e  placato  la  sete,  Aladino  si  apprestò a  rincasare.
Lungo  il  cammino  decise  di  non  raccontare  nulla  a  sua  madre  per  non  inquietarla.  Durante qualche  mese  vissero  nell'agiatezza  poi,  finiti  i  denari,  si  ritrovarono  ancora  in  miseria. Aladino  si risolse  allora  a  utilizzare di  nuovo  la  lampada  magica.  Il  genio  apparve  e  disse:- Cosa  comandi,  padrone?- Vogliamo  da  mangiare. E  subito   fu  apparecchiata   una   ricca   tavola.   Il   giovane   spiegò   tutto   alla   madre, meravigliatissima  e  lei  lo consigliò:-  Non  so  cosa  significhi  tutto  ciò  ma  deduco  che  si  tratta  di  uno  spirito  infernale.  Sarebbe meglio  gettare  via la  lampada.- No,  madre.  Ci farà  ricchi  e  potenti. Il giorno  seguente  Aladino  confidò  a  sua  madre  un  grande  desiderio.-  Vorrei  sposarmi  con  la  Principessa  Amina.  Ti  chiedo  di  andare  a  palazzo  dal  Sultano  e chiedere  la  mano  di  sua  figlia  per  me.- Sei  pazzo?  Il  Sultano  mi  farà  decapitare!-  Non  accadrà.  Porteremo  pietre  preziose  in  quantità.  Le  prenderò  dalla  caverna  che  ti dissi. E  così fecero.  Il Sultano  apprezzo molto  i  doni  e  si  consigliò  con  il Gran  Visir.-  Cosa  debbo  fare?  Le  pietre  sono  bellissime  ma  non  sono  convinto  di  lasciare  in  sposa  la mia  unica  figlia  ad  uno  sconosciuto...-  Prendi  tempo,  o  mio  Sultano.  Devi  dire  che  accetti  la  possibilità  del  matrimonio  ma  che vuoi  sei  mesi  di  tempo  per  decidere  definitivamente. Il  Sultano  così  disse  alla  madre  di  Aladino  che  riferì  tutto  al  suo  figliolo.  Poche  settimane dopo  una  notizia  si  sparse  in  città:  il  figlio  del  Gran  Visir  voleva  sposare  la  Principessa Amina.  Subito  Aladino  sfregò  la  lampada  e ordinò  al  genio:-  Vai  da  questo  pretendente  e  portalo  così  lontano  da  qui  che  non  possa  tornare  prima  di parecchi  giorni.  Poi  fammi  incontrare  con  Amina. Il genio  obbedì  e  quando  la  Principessa  si trovò di  fronte  il  ragazzo,  costui  le disse:-  Tuo  padre  non  ha  mantenuto  la  parola  data,  i  nostri  accordi  erano  ben  diversi.  Per questo  sono  qui. Bisogna  dire,  a  onor  del  vero,  che  la  Principessa  si  innamorò  subito  di  Aladino  e  non voleva  saperne  di  sposare  il  figlio  del  Gran  Visir.  Il  giorno  seguente,  con  l'aiuto  del  genio, ottennero  due  magnifici  cavalli  e  uno  stuolo  di  servitori  e  gettando  monete  d'oro  per  le strade,  si diressero  tutti  a  palazzo. Il  popolo  acclamava  quel  generoso  benefattore  e  il  Sultano,  scoperto  che  il  Gran  Visir complottava  per  far  unire  in  matrimonio  suo  figlio  alla  Principessa,  decise  senz'altro  di concedere  ad  Aladino  la  mano  di  sua  figlia.  Le  nozze furono  celebrate  subito  e con  grande sfarzo.  I  due  sposi,  felici,  partirono  per un  lungo  viaggio  di  nozze. Durante  la  loro  assenza  il  falso  zio  di  Aladino  cercò  di rubare  la  lampada  ma  le guardie  del palazzo,  che  la  custodivano  gelosamente,  lo  scoprirono  e  il  malvagio  mago  fu  decapitato sulla  pubblica  piazza. Aladino  rimase  l'unico  a  conoscenza  del  meraviglioso  segreto  della  lampada  e  la  utilizzò solo  per  dare  prosperità  e  felicità  ai  suoi  sudditi,  oppure  per  difendere  il  suo  regno  da tentativi  di  invasione.  Così  il  timore  della  madre,  che  pensava  al  genio  della  lampada come  ad  un  essere  infernale,  risultò  infondato. Con  il  passare  degli  anni  la  storia  divenne  legenda  e  nessuno  seppe  più  nulla  della lampada  magica.  Molti  continuarono  a  cercarla...  Dicono  che  Aladino  la  gettò  in  fondo  al mare...  Chi  lo potrà  sapere?

sabato 13 febbraio 2016

L'uomo dell'arcobaleno

Pioveva, pioveva sempre. 
Quel giorno un raggio di sole però squartò le nubi nere e un arcobaleno spuntò dal nulla. Un uomo lentamente scivolò giù dell'arcobaleno e ogni cosa dentro di me mutò. 
La sua voce mi cullava il cuore e piano piano lo modellava a forma del suo viso. 
Mi indicava mari, boschi e cieli sereni e cieli notturni. Mi raccontava di diavoli e di eterei angeli. Mi svelava nomi di uomini da cui imparare. Mi insegnava come si fa l'amore. 
Tutto sembrò durare un attimo. 
Si fece silenzio quando le nubi iniziarono a nascondere quel raggio di sole. 
L'arcobaleno iniziò a sbiadire  e quell'uomo risalì su di esso e mi indicò una scala e poi sparì. 
L'acqua della pioggia mi bagnò il viso, le lacrime e i vestiti. 
Nel cuore un amore immenso pulsava come mai aveva fatto. 
Amavo l'uomo dell'arcobaleno e niente e nessuno me lo avrebbe fatto dimenticare e mi avrebbe impedito di cercare un modo per salire sull'arcobaleno e di vivere con lui per sempre mano nella mano. 

giovedì 4 febbraio 2016

Se ti vuoi bene...

... Due ore del tuo tempo te le devi regalare per ascoltare questi due video.
Avrei voluto che durassero un giorno intero quando li ho visti e anche di più.


domenica 31 gennaio 2016

Oggi giorno di nebbia

Giornataccia, dicono al bar.
Io guardo fuori dal finestrino di questa 206 grigia e vedo un cielo bianchissimo, un foglio di carta bianco tutto per me.
Oggi m'invento un mondo nuovo, oggi disegno quel cazzo che mi pare.
Il sole è il ritratto del tuo viso, i prati sono mari blu cobalto e i fuori i suoi pesci, io mi distendo con le braccia dietro alla testa e mio godo il mondo.
Gli uccellini più belli volano nel cielo e danno bacini al sole e il sole sorride e io sorrido.
Giornataccia, dicono al bar.
Oggi è la giornata migliore della mia vita, dico io.

giovedì 28 gennaio 2016

L'universo è un immenso puzzle

E tu sei un pezzo del puzzle, se tu non esistessi l'universo sarebbe un puzzle senza un pezzo.
Così tutto è eterno, tu sei eterno.
Il corpo è energia della terra, l'energia del tuo corpo permette di far vivere il tuo spirito nel corpo, lo spirito è un'energia che si evolve attraverso esperienze. Più esperienze farà nel corpo più si staccherà da esso e riuscirà a vivere senza l'energia terrena.

(da riflessioni mie)

lunedì 25 gennaio 2016

A chi credere?

... a chi ha vissuto tanti anni fa quando non c'era la TV, i mass media, i social network, il consumismo, la globalizzazione e passava il suo tempo a guardare il mondo, a guardarsi dentro e a capire come il tutto funziona o a chi ora se ne sta con il telefono in mano tutto il giorno, chi non ha un pensiero originale neanche a pagarlo oro, chi non crede a quegli uomini che sono nati per trasmettere le tante verità della vita?

Disobbedisci!


venerdì 22 gennaio 2016

Scemo chi non ride!

Ridi! Dovrebbe essere un ordine, un ordine da eseguire ogni giorno più volte.
Quando si ride si mette in circolo nel corpo un'energia positiva potente che permette anche la guarigione e l'apprendimento.
Ci si sente a volte degli scemi a ridere, ma in realtà scemo è chi non ride.


mercoledì 20 gennaio 2016

Airone bianco

Stringo il pugno mentre tra i campi vedo un airone bianco con quelle ali d'angelo spiccare il volo e volare verso l'orizzonte.
Il suo verso mi fa sorridere: mi ricorda te quando dormivi come un angelo in quelle notti di fine estate.
Una malinconia mi prende:
chiudo gli occhi,
stringo il pugno
e vedo lui volare
e vedo te sognare
e finalmente sorrido.

Come guarire dalla miopia

Ho da poco iniziato a leggere il libro di David De Angelis: "Come sono guarito dalla miopia". Stanca di portare gli occhiali a causa di una miopia di -1.50 per occhio già ormai da più di 10 anni, ho deciso di cercare una via alternativa che non fosse la chirurgia e così mi è capitato tra le mani questo libro di poco più di 10 euro.
Un po' scettica lo sono, ma se l'autore ci è riuscito e anche altre persone che su YouTube hanno fatto video portando la loro  esperienza, perché non provarci anch'io?
Leggendo il libro mi sto rendendo conto che gli occhiali con le lenti negative sono sì la via più facile per vedere bene, ma mi impediscono di guarire, anzi mi congelano il problema e con il tempo lo peggiorano.
Molti movimenti degli occhi che persone emmetrope riescono a fare io non riesco a farli.
Ci sono pochi esercizi da fare, esercizi che possono fare chiunque per allenare i muscoli degli occhi e riportarli ad una visione a 10 diottrie.
Ce n'è uno curioso che fa usare occhiali con lenti positive quindi il contrario delle lenti per miopi e attraverso un leggero anebbiamento della vista si deve riuscire a leggere una pagina di un libro. Ciò permette di allenare l'occhio e di aiutarlo a mettere a fuoco oggetti in lontananza e così di aiutarlo a guarire.

Perché gli oculisti non ne parlano?
La vendita degli occhiali in effetti diminuirebbe e anche le visite dagli oculisti, è la risposta che dà il libro.
Siamo nel 2016 e ancora portiamo occhiali per vedere bene come facevano 300 anni fa.
Inventano un iphone nuovo ogni anno, ma le cose utili per migliorare la salute delle persone perché non le inventano o meglio dire perché non le vendono?





Riprogramma il tuo cervello - PNL

C'è qualcosa che ti fa girare altamente i cosiddetti? Ti dà fastidio qualcosa? C'è un dolore che senti dentro? Hai paura di qualcosa?
Ebbene, strano a dirsi, ma esistono tecniche che permettono di controllare le proprie emozioni in modo tale da eliminare il più possibile le sensazioni negative e iniziare a star bene.
Ciò è possibile con la PNL, programmazione neuro linguistica, usata in ambito commerciale, ma utile anche per se stessi, per star bene, ma soprattutto per imparare dagli altri.
Crederci o non crederci. Prendila come un gioco e prova, è così che i bambini imparano a vivere ed è da loro che tutte queste tecniche sono state studiate e perfezionate.
Lascio qui tre video dove vengono insegnate alcune tecniche.
Per approfondire consiglio i libri di Richard Bandler (uno dei pionieri della Pnl).

https://www.youtube.com/embed/HnQ7RfjskJM

https://www.youtube.com/embed/DHsB2n0cDjs

https://www.youtube.com/embed/8dW7S2TG1Kc

martedì 19 gennaio 2016

Amarsi

... Dirsi ti amo, dirsi ti voglio bene, dirsi ti accetto per come sei, dirsi ti perdono.

Svegliarsi al mattino e prima di scendere dal letto dirsi tutte queste cose. Dirsi, cioè non a qualcuno ma a sé stessi.
La prima volta che ho letto di questo consiglio la mia reazione è stata "Ma vaffanculo".
Poi mi sono accorta che quasi ogni giorno mi dicevo che non valevo niente, che ero una cessa, mi accusavo di tutto e di più, non approvavo niente di quello che facevo, allora perché trovare stupido dirsi ogni giorno il contrario? Perché le cose negative sì e quelle positive no? Perché non provarci?
All'inizio non ci si crede, ci si manda a fanculo da soli, poi però con il passare dei giorni si sente nelle parole quel bisogno che avevamo di sentircelo dire da un'altra persona e allora si continua, si continua a ripetere quelle parole e si vede che qualcosa cambia: si inizia a sorridere un po' di più, si fanno scivolare addosso cose che prima pesavano, si inizia a guardare il mondo con occhi diversi, ma soprattutto si inizia a conoscere se stessi.
Siamo la prima persona a cui dobbiamo dire ti amo eppure nessuno mai ce l'ha insegnato.

lunedì 18 gennaio 2016

Inner Worlds, Outer Worlds - Sub Ita - (integrale)

https://www.youtube.com/embed/L3Zn5ulNvfs

Niente succede per caso

Ogni persona che entra nella propria vita porta un insegnamento. Ogni cosa che succede è un insegnamento.
Le coincidenze non esistono, niente succede per caso.

Esprimere un desiderio per salvarsi

Confondere aerei nel cielo per comete.
Trasformare tutto in ciò che si vede o semplicemente confondere i nomi.
Lasciare andare tutto:
chiamare amore in passato
e volgere il proprio sguardo nel cielo per cercare un aereo,
esprimere un desiderio per salvarsi.

Il miglior dottore siamo noi

È difficile da crederci ma è proprio così. Le malattie, i dolori che il nostro corpo ha non sono altro che messaggi che ci invia per dirci che qualcosa non va.
Possiamo tutti guarire miracolosamente da una malattia.

Per info:
www.gianobifronte.it/6_MONDO_BESTIALE/6b_contro_i_bambini/metamedicina_ogni_sintomo_e_un_messaggio.htm

www.fiumesilente.com/forums/comunicazioni/il-linguaggio-degli-organi-interessante-un-analisi-personale

venerdì 15 gennaio 2016

Stasera è tutto senza tempo e senza spazio.

Sono un caleidoscopio nei vostri occhi.
Un rosone di una chiesa che prega senza comprendere parole.
Oh, ma che importa? Stasera tutto è senza tempo e spazio e l'estetica si scioglie in un mare di colori.
Ascoltami, ascoltami soltanto.
Non saranno i miei passi, non sarà la mia voce,  sarà forse un'immagine, un ricordo, un brivido che sentirai.
Sono una guerriera che non vuole riporre il cuore, ricucirlo per dargli una nuova forma per un nuovo inquilino.
Quasi quasi me lo strappo via, ma lo so che ricrescerà.
Stasera è tutto senza tempo e senza spazio. Mi potrai su una mano, sopra un fiore, un tavolo, dentro un fazzoletto usa e getta, nel caffè serale, in una boccata di una sigaretta sentirmi parlarti.
La strada della mia evoluzione sarà pure lontana dalla tua e per il nostro bene ci impediranno in ogni modo a crescere insieme, ma una cosa non sanno: stasera spazio e tempo non esistono, stasera io stretta stretta a te mi stringerò per parlarti di un amore che cercherà ogni cosa anche quella impossibile pur di continuare ad amarti.

https://youtu.be/NCMbpD0HUqo

Se non credi in qualcosa...

... che vivi a fare? Pensaci!
È lì che abita la magia: nel credere e aver fede in qualcosa ed è solo allora che le cose accadranno, quelle uniche e speciali, quelle che solo tu potrai raccontare e chi come te ci ha creduto.
Se vuoi essere qualcuno che ha le palle che gli fumano (cit. Serendipity) , ebbene solo una cosa devi fare: credere nei tuoi sogni.

“Quali  che  siano  le  cose  che  voi  desiderate,  per  le  quali  pregate,  siate  convinti di  riceverle,  ed  esse  saranno  vostre”(Marco 11.24). Notate  che  non  ci sono  limitazioni; “Quali  che  siano  le  cose”  è  molto  chiaro  e  implica  che  l’unica  limitazione che  ci  viene  imposta  è  nella  nostra  capacità  di pensare, di essere  equi e giusti  nelle  occasioni,  di  essere  all’altezza  delle  emergenze,  di  ricordare che  la  Fede  non  è  un’ombra,  ma  una  sostanza,  “la  sostanza  delle  cose sperate, l’evidenza delle cose invisibili”. (tratto dal libro "La chiave suprema")

mercoledì 13 gennaio 2016

Statale 60

Statale 60

E tu senti puzza di tenebre?

Quando non senti più puzza di tenebre significa che ci sei caduta dentro e ne sei immersa oppure ne sei uscita del tutto.
Come capire la differenza? Ebbene, se dentro al petto senti un masso che pesa e i tuoi muscoli sono tesi in ogni ora del giorno stanne certa che ci stai dentro a quel buio, se invece senti la leggerezza dentro di te come se fossi sempre innamorata e muscoli rilassati in ogni ora del giorno stanne certa che ne sei fuori del tutto.
Come lo so? Boh, so solo che una persona me l'ha fatta sentire quella leggerezza e ora voglio ritrovarla da sola, rivoglio sentirla dentro di me senza l'aiuto di nessuno.
Non so qual'è la strada giusta, forse qualche libro, qualche film, qualche video, una frase, uno sguardo di qualcuno, un gesto, una parola dentro me mi guiderà.
So solo che fin quando sento questa puzza di tenebra una speranza ce l'ho per uscirne.
So solo che quando non sentirò più questo peso nel petto e questi muscoli tesi saprò che ce l'ho fatta a trovare la serenità da sola e solo allora con il sorgere del sole di quel nuovo giorno vedrò ritornare quella persona che mi ha fatto sentire per la prima volta quello che per molto tempo ho cercato da sola e ho trovato, allora mi dirà che sono pronta per passare una vita insieme a lui.

martedì 12 gennaio 2016

T'amo amore mio

Ti accarezzo guardando le piccole onde del fiume.
Immergo il mio ti amo a te nelle dolci acque confidando nella loro gentilezza di portartelo.
Non ci sei più ma il cuore scoppia ancora d'amore solo pronunciando il tuo nome, solo immaginando di stringere tra le mani il tuo unico viso e di lasciarti quel magico bacio labbra su labbra.
Sorrido, il mio cuore sorride ancora, spazzando via più che può la tristezza della tua mancata presenza.
Cerco di evolvere, cerco di diventare quella meravigliosa donna che avrei voluto darti, quella donna che sognavi.
T'amo, non te l'ho mai detto, ma t'amo e se spazio e tempo non esistono ora lo puoi sentire mentre lo scrivo, mentre lo dico: t'amo amore mio.
Ti accarezzo guardando il leggero volo di un gabbiano.
Gli affido il mio ti amo a te confidando nella sua gentilezza di portartelo.

Daniele Penna e le sue verità

https://youtu.be/s1XiqkuKD-0

lunedì 11 gennaio 2016

La felicità è dentro di te

Da quando avevo 11 anni ho sempre pensato che la felicità fosse avere un ragazzo e amarlo fino alla fine. Con il tempo questa idea si è rinforzata sempre di più, eppure le esperienze che ho avuto marciavano su un'altra strada: i ragazzi che mi piacevano o non mi volevano o sparivano dopo un po' di tempo lasciandomi così completamente sola e quindi infelice.
L'amore che ti fanno vedere i film, la TV, i mass media è un mezzo per causare stress nelle persone.
Ci insegnano che la felicità è dentro una persona che bisogna cercare in tutti i modi e se non si troverà si vivrà nella tristezza per sempre. Niente di più sbagliato!
Le esperienze che si vivono sono lezioni di vita che ti insegnano dove sta la felicità e dove sta la tristezza.
Dentro di ognuno di noi c'è una coscenza che conosce la mappa della nostra felicità e l'unico modo per seguirla è starsene rilassati, in silenzio e in ascolto o chiedere, fargli domande, ella risponderà e indicherà la strada giusta.
Si può essere felici anche da soli, si è felici da soli.
Si condivide la propria vita con le persone, si condivide la propria felicità.
Non dobbiamo essere parassiti d'amore, persone tossiche per chi amiamo, ma dobbiamo unire la nostra felicità con la felicità delle altre persone e solo così si troverà amore.

martedì 5 gennaio 2016

Strumenti per crescere

-Legge d'attrazione
-Bleep ma cosa sappiamo veramente?!
-Daniele Penna
-Salvatore Brizzi
-Pnl
-Metamedicina

Essere felici

Come è successo che essere felici è diventato così difficile e come è successo che in testa abbiamo questa fottutissima idea?

Fortuna e sfortuna

Si crede ancora alla sfortuna e alla fortuna, ma non si crede che siamo volontà e solo con la ferma volontà si ottiene ciò che si vuole.
Allora la fortuna e la sfortuna non esistono, è una notizia fantastica, no?