sabato 13 febbraio 2016

L'uomo dell'arcobaleno

Pioveva, pioveva sempre. 
Quel giorno un raggio di sole però squartò le nubi nere e un arcobaleno spuntò dal nulla. Un uomo lentamente scivolò giù dell'arcobaleno e ogni cosa dentro di me mutò. 
La sua voce mi cullava il cuore e piano piano lo modellava a forma del suo viso. 
Mi indicava mari, boschi e cieli sereni e cieli notturni. Mi raccontava di diavoli e di eterei angeli. Mi svelava nomi di uomini da cui imparare. Mi insegnava come si fa l'amore. 
Tutto sembrò durare un attimo. 
Si fece silenzio quando le nubi iniziarono a nascondere quel raggio di sole. 
L'arcobaleno iniziò a sbiadire  e quell'uomo risalì su di esso e mi indicò una scala e poi sparì. 
L'acqua della pioggia mi bagnò il viso, le lacrime e i vestiti. 
Nel cuore un amore immenso pulsava come mai aveva fatto. 
Amavo l'uomo dell'arcobaleno e niente e nessuno me lo avrebbe fatto dimenticare e mi avrebbe impedito di cercare un modo per salire sull'arcobaleno e di vivere con lui per sempre mano nella mano. 

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