martedì 19 gennaio 2016

Amarsi

... Dirsi ti amo, dirsi ti voglio bene, dirsi ti accetto per come sei, dirsi ti perdono.

Svegliarsi al mattino e prima di scendere dal letto dirsi tutte queste cose. Dirsi, cioè non a qualcuno ma a sé stessi.
La prima volta che ho letto di questo consiglio la mia reazione è stata "Ma vaffanculo".
Poi mi sono accorta che quasi ogni giorno mi dicevo che non valevo niente, che ero una cessa, mi accusavo di tutto e di più, non approvavo niente di quello che facevo, allora perché trovare stupido dirsi ogni giorno il contrario? Perché le cose negative sì e quelle positive no? Perché non provarci?
All'inizio non ci si crede, ci si manda a fanculo da soli, poi però con il passare dei giorni si sente nelle parole quel bisogno che avevamo di sentircelo dire da un'altra persona e allora si continua, si continua a ripetere quelle parole e si vede che qualcosa cambia: si inizia a sorridere un po' di più, si fanno scivolare addosso cose che prima pesavano, si inizia a guardare il mondo con occhi diversi, ma soprattutto si inizia a conoscere se stessi.
Siamo la prima persona a cui dobbiamo dire ti amo eppure nessuno mai ce l'ha insegnato.

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